[frame_left src=”http://www.francescostefanini.it/wp-content/uploads/2012/04/DSC_3297.jpgvoluminosa-858x1024_3.png” href=”http://www.francescostefanini.it/wp-content/uploads/2012/04/DSC_3297.jpgvoluminosa-858×1024.jpg”]testo di G. Marziani,
Grafiche Antiga,
Cornuda, 1999[/frame_left]

…La serie dei pastelli su carta si distende tra piccoli flash su fondali scuri, code di luce come comete nel buio, cerchi che sembrano abbagli nell’acqua profonda. La luminositĂ  viene spesso dai bordi dell’opera, come se una forza centrifuga la spingesse verso il quadro. I baluginii compaiono dove l’occhio non si aspetta le improvvise pulsioni nel buio.L’impasto sicuro e modellistico del pastello porta alla sana trasversalitĂ  del disegno. Ogni occhio prenderĂ  sensazioni personali che rimanderanno a cose diverse del mondo. I nuovi lavori vibrano di insicurezze mature, offrendo al fruitore l’incertezza dello sguardo mobile…

Le ultime tele richiamano fantascienza e puro colore, sogni e ispirazione individuale, paesaggi astronomici e micromondi terrestri. Ci rimandano a vari ambienti senza che alcuno sia davvero vincolante. Leggeteci quanto vi stuzzica la vostra retina. Dove sta, al dunque l’unica vera (in)certezza? Che l’opera ingloba la materia per raccontare lo sfuggente peso della luce.
Gianluca Marziani

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